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PETALI E PENSIERI
Peonia, petalo a petalo, i palpiti, ti apri, ti ricomponi
Questo è uno spazio dedicato a chi si sente felice al nascere di un fiore, a chi resta inebriato dalle sue dolci note, a chi, nei libri, vi ritrova una perpetua meraviglia. “Nessun fiore fiorisce quanto la peonia. Confronto a lei, gli altri fiori sembrano imprecare a denti stretti” Quando ho letto questa frase, ho pensato che fosse un genio il suo autore e avesse colto perfettamente la ineguagliabile e florida bellezza di questo fiore. Chi mi avrà mai letto nel pensiero? Et voilà: la iconica Amélie Nothomb. Mi perdoneranno i lettori per lo slancio di entusiasmo, ma lei è in assoluto una delle mie autrici preferite.
Stile moderno, urticante, a tratti infido. Con una certa soddisfazione ho scoperto della nostra comune passione per questa creatura meravigliosa. La foto è stata scattata nel giardino della mia “seconda” casa (in realtà non ho ancora capito quale sia la prima e se io ne abbia davvero una, presa a girare come una trottola!). Si tratta di una peonia Kansas, della specie erbacea (l’altra è quella arborea che ha caratteristiche in parte differenti). Ha un profumo delicato, quasi impercettibile e diversamente dalla sua apparente fragilità, possiede una resistenza ed una longevità che fanno perdonare la sua breve fioritura, tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Mia madre ne restò rapita dopo averla incontrata casualmente in una delle sue innumerevoli visite al mercato dei fiori. Non ci fu bisogno delle lodi (è un esemplare pluripremiato) del venditore. Fu amore a prima vista. Ne piantò i bulbi oltre venti anni fa, in un’aiuola baciata dal sole ed arricchita con un terreno argilloso, profondo, ricco di humus. Nonostante le mie cure incostanti, tra maggio e giugno esplode col suo rosso porpora brillante ed io mi ritrovo, spesso, a fermarmi per contemplarla.
Sono attimi, ma di intensa ed incredibile beatitudine.